La Laura della Santa Trinità di San Sergio



      

La Cappella della Fonte fu costruita alla fine del XVII secolo sopra la vena d’acqua che affiorò durante la ricostruzione nel 1644 del portico d’ingresso della Chiesa dell’Assunzione. L’acqua della fonte è benedetta e curativa. Il primo a sperimentarne gli effetti miracolosi fu un monaco cieco che in seguito riacquistò la vista. Ancora oggi molte migliaia di credenti vengono alla fonte per alleviare dolori e sofferenze.

Nel 1872, grazie alle offerte dei pellegrini, al di sopra della croce sotto la quale scorre la fonte benedetta, fu costruito un baldacchino dai colori assai vivaci.

Tra il 1635 e il 1638 furono costruiti, in onore dei santi Zosima e Sabba di Solovetsky, l’omonima chiesa e l’ospedale per i monaci vecchi o malati.

Nel 1730 il Monastero della Santa Trinità fu sede di un altro miracolo. Durante la recita di ferventi preghiere davanti all’icona della Vergine di Smolensk un salmodiante del monastero che aveva le braccia completamente paralizzate ricevette la grazia. Con il denaro donato dal conte A. G. Razumovsky, per ordine dell’imperatrice Elisabetta Petrovna si costruì, per celebrare il miracolo, la Chiesa dell’icona della Vergine di Smolensk progettata dal famoso architetto russo V. D. Ermolin. L’icona, intagliata in pietra, fu incastonata in un’iconostasi di legno intagliato e dorato. Dopo la rivoluzione tale iconostasi fu distrutta e al suo posto ne fu messa un’altra proveniente dalla Chiesa di Pareskeva Piatnitsa di Mosca. Tale iconostasi è opera dell’architetto D.V. Ukhtomsky ed è molto rassomigliante all’iconostasi precedente sia per la forma che per il periodo d’esecuzione.

All’interno della Chiesa della Vergine di Smolensk non ci sono colonne portanti, lo spazio è aperto fino alla cupola. Originariamente le pareti interne erano di colore celeste, ora sono ricoperte di affreschi del XIX secolo.

Verso la metà del XX secolo sotto la Chiesa della Vergine di Smolensk venne costruita una cripta per la sepoltura di persone eminenti della Chiesa Ortodossa Russa. Ora vi si trova la tomba del metropolita Nikolaj (Yaruscevic, 1961).

 

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